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“Colóquio Direito e Fraternidade”

Università Federale di Santa Catarina
Centro di Scienze Giuridiche

ccj

“ Oggi recupero la convinzione che il diritto può essere uno strumento di giustizia! ”

“Credo che nessuno torni da una giornata come questa, così come è venuto”

Alla conclusione del convegno  “Coloquio Direito e Fraternidade “ promosso dal Nucleo permanente di Comunione e Diritto presso l’Università Federale di Santa Catarina che conta 25.357 iscritti e 8.543 specializzandi, così si esprimevano due dei partecipanti.

 

130 le persone presenti, molti gli studenti, ma anche i docenti dell’università  (autorità accademiche come il Prof. Dr. Carlos Alberto Justo da Silva, vice-rettore della UFSC, la Prof.ssa Sandra della Pro-rettoria del Corso di Laurea, la Direttrice  del Centro di Scienze Giuridiche, la Prof.ssa Dr. Olga Maria,  il Prof. Dr.  Ricardo Josê Araujo Oliveira, Direttore del Centro Sociale Economico, la Coordinatrice del Corso di Diritto, Prof.ssa Dr. Josiane R. Petry Veronese).

Non sono mancati professori di altre università: il Prof. Dr. Moacyr Motta  e la  Prof.ssa Dr. Maria Grazia S. Dias dell’Università  di Valle  di Itajaì – Univavl, la Prof.ssa Msc Rosane Leal da Silva, dell’ Università  Federale di Santa Maria, la Prof.ssa  Madilini Gurgacz, della Università del Sud.

Sono intervenuti anche operatori giuridici, avvocati e magistrati, vari professori di Psicologia, del Servizio  Sociale e di Pedagogia della UFSC  e di altre Istituzioni, mostrando grande interesse per l’avvenimento.

Nell’introdurre i lavori, il vice-rettore ha messo in rilievo l’importanza dell’incontro per dare un nuovo impulso all’università, partendo dall’analisi della storia contemporanea - la Caduta  del Muro di Berlino e il crollo del regime comunista – e della cultura che ne è derivata, incapace di risposte, priva di riferimenti, carente di contributi concettuali idonei ad affrontare i problemi di oggi.Nella tavola rotonda il Prof.  Dr. Ricardo José Araujo Oliveira, riprendendo il titolo del Convegno ha sottolineato che “ il perdono è un buon combustibile per i rapporti  umani” e strettamente legato alla “ fraternità “ , uno dei principi della Rivoluzione Francese che non è progredito proporzionalmente agli altri.

Momento centrale dell’evento è stato l’intervento del prof. Antonio Maria Baggio, la cui presenza esprimeva la collaborazione esistente tra l’Istituto  Universitario Sophia  e l’UFSC.
Per trattare scientificamente la “Fraternità” – ha chiarito il prof. Baggio - occorre andare alle sue origini,  poiché la categoria della fraternità  esiste ancor prima di assumere una dimensione politica. La fraternità è legata  al sentimento di appartenenza.   Successivamente si sviluppa,  assumendo una connotazione di universalità.
Per trattare della fraternità è necessario, dunque, uno sguardo interdisciplinare e lo studioso è chiamato a confrontarsi con altri studiosi di altre aree e campi di indagine scientifica.
La storia di Caino e Abele -spiega il docente-  dimostra che esiste un abisso tra i due fratelli e che è necessario affrontare questo abisso per comprendere la fraternità come categoria. I fratelli sono differenti e nonostante le diversità esiste una relazione: c’è una unità, pur nella diversità. La storia di Caino e Abele- evidenzia il prof. Baggio- esprime la logica dell’inversione. Il primogenito contiene tutti gli altri e nonostante ciò, il testo biblico  mostra che Dio ha preferito Abele perché, anche se non primogenito, offriva a Dio  più sacrifici ed aveva una relazione personale con Lui. Caino uccide Abele perché non accetta l’altro, deve essere l’unico, aspira ad essere assoluto. Caino, infatti, non vuole essere il guardiano di suo fratello, non vuole sentirsi responsabile di un altro.  Nell’unità invece ciascuno deve sentirsi responsabile dell’altro. La negazione dell’altro significa volerlo escludere, negare il rapporto. Il prof. Baggio deduce esservi un vincolo intrinseco tra fraternità e diritto, per definire l’uno è necessario definire l’altro,  poiché la fraternità nasce come diritto.

Un vivace dialogo è stato seguito da un pomeriggio ricco di esperienze sulla “fraternità” provenienti dai diversi ambienti in cui si sviluppa la vita giuridica: dagli uffici del Pubblico Ministero, ai Tribunali del Lavoro, dall’Università, ai Tribunali dei Minori e persino da Progetti per studenti.  

La firma di un documento ha solennemente sancito la nascita di un rapporto di collaborazione e di scambio tra docenti e alunni della Università Federale di Santa Catarina in Brasile e l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano in Incisa Val d’Arno (Firenze). 

 

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